Gesù
Bambino,
che
dolcemente riposi
tra le braccia di Sant’Antonio di Padova,
ti accolgo
pellegrino a casa mio,
mentre il tuo sorriso è una risposta al mio accogliente
saluto.
Benedici,
con la tua presenza, ogni angolo della mia casa:
le persone che vi dimorano e
quanti accoglieremo.
Incoraggiami
quando la fatica sembra non darmi pace,
con la carezza della tua manina la mia
vita brillerà di te.
Tu oggi
vieni per far festa,
aiutami a sradicare ogni difetto della mia umana
debolezza.
La tua
piccolezza rasserena il mio cuore;
i tuoi occhi illuminano l’incerto cammino.
Non temere, mi dici, se tu hai riposto in me la tua fiducia:
“cenerò con te e
tu con me”.
Ti chiedo,
prima ancora che tu ti allontani da questa casa,
che io possa essere tuo nella
santità,
nell’onesta, nella generosità, attento e sollecito verso i più deboli.
Fa che
possa amare quanti incontrerò,
rendimi capace di amicizia vera e sincera.
Se tu mi
sei accanto, la mia forza sarà la tua
perché molti sentano di gustare la tua
dolce amicizia
e siano attratti a camminare verso di te. “Resta con me, si fa
sera”.
Statua lignea della scuola siciliana di Sant'Antonio di Padova del XVII sec., venerata nella nostra Chiesa parrocchiale. |
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